Pulito relativo

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Pulito relativo

Come era stato dirompente l’arrivo in quella nuova terra, nel bene e nel male. Pulita. Anzi troppo pulita, quasi a lavare le coscienze e la vita stessa di tutti i fronzoli, le storture, le variazioni e l’irregolare che fanno della vita, la vita stessa. E con case ovunque sui monti. Abusivismo edilizio? Chissà, tutto è relativo. Al Sud, l’abusivismo è nel piano. E le case sono sempre in attesa di essere concluse, a volte lo scheletro è evidente, altre volte manca l’intonaco o il colore, ma si attende la fine, e nell’attesa si vive tra l’ansia e la felicità. Ma quell’arrivo valeva la pena viverlo assaporando ogni cosa, ogni sentimento, ogni novità.

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