Un “Mi ricordo” post/contemporaneo

in Storie di

Mi ricordo che al coworking Kiio Lab di Lecce, Enzo con le sue stampanti 3D dà corpi a fantasie di musei e matrimoni, e che Sara, Vulcanicamente parlando, progetta l’Europa dei giovani.  Che là dentro c’è un artista milanese che inventa giochi creativi per bambini e dà l’esempio,  e che un architetto toscano con lui ha realizzato un piatto per mangiare in piedi, che da qualche mese un piemontese si è trasferito qui per scrivere un libro e che una ragazza polacca e una spagnola, dopo l’Erasmus, sono rimaste qui per vivere di candele e street art.  Anzi a pensarci, sono rimasti tutti qui per viverci

img_20160410_185833Mi ricordo che dall’una alle cinque del pomeriggio al Sud è tutto fermo, ma proprio tutto

Mi ricordo che la canapa si semina ad aprile e alla Luna di Seclì l’abbiamo seminata per fare foglie di tisana e adesso Fabiana è più tranquilla

Mi ricordo Barbara che è una copy che con Luciana ha  ideato la camicia Zazi per aspiranti mamme, che va bene sempre, prima e dopo

Mi ricordo di essere menta e la menta non si trapianta

Mi ricordo che di domenica il sorprendente  Gianluca e l’attenta Simona con la Scatola di Latta portano a spasso nei paesi centinaia di persone, che così non vanno ai centri commerciali. Che Salve ha bei vicoli e chiese, un organo che suona da 400 anni e un frantoio ipogeo dal cui foro puoi immaginare Dalì. Che gli archeologi di Archès difenderanno il territorio da altre maledette ruspe  e che Alibi sono artisti liberi indipendenti che non hanno nessuna voglia di trovare l’alibi per stare fermi

Mi ricordo della  Xilella che secca gli ulivi, che si parla di complotto ma anche di scienza e che il problema originario sta fuggendo via,  lasciando posto al tifo politico di chi ha ragione e chi no

Mi ricordo che quando splende il sole è terra rossa e quando guardi il mare è!

Mi ricordo che avevo incontrato per caso Carlo cantare per gli Avvocati divorzisti, ma lui canta anche per i Misteri del Sonno che sono un gruppo sempre più emergente e nel quale suona il chitarrista Dario che ho incontrato per caso a pranzo

Mi ricordo di Francesco che è il musicista Frank Bramato che ama viaggiare e, come dice lui, godere e ferire. Che andrà a Coira, prestissimo, sarà al Calanda Spring Festival

Mi ricordo che a Melpignano, al Centro di Cultura Popolare di Salvatore e Mariella, si è convinti che “c’è sempre tempo, che uno deve solo cercarlo e darselo” e che per Lidia “Il tempo che non importa è il tempo che basta”

Mi ricordo dell’agriturismo Sante Le Muse a Morciano, dove i laboratori e gli orti sono a misura di bambino, e come dice Fabiana (un’altra?), c’è la cucineria e 10 ettari da coltivare.  Che alle Beccherie ci sono donne che cucinano per passione. Che Silvia ospita ragazzi rumeni, polacchi e ciprioti a Leuca e intanto aggrega gente bella che canta e suona. Che poi anche se la pizzica ha un po’ sfinito quelli del posto, tutti cantano beddha l’amore e ci la sape fa.

(Chiedo perdono a Georges Perec, Paolo Nori e tutti quelli di Mi ricordo”

Salvatore Medici